L’infanzia può essere definita come la prima età dell’uomo compresa fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza e l’età scolastica. In particolare in Pediatria, è suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino al 20° giorno), lattante (dal 20° giorno all’inizio della 1ª dentizione, verso il 6° mese), prima infanzia (dal 6° mese alla fine della 1ª dentizione, 28°-30° mese) e seconda infanzia (dal 28°-30° mese all’inizio della dentizione definitiva, 6° anno). La cosiddetta grande infanzia giunge invece fino al periodo pre-puberale (ai 10 anni per le femmine e agli 11 per i maschi). A ognuno di tali periodi corrispondono manifestazioni particolari dell’accrescimento fisico e psichico.
Anche se già i filosofi antichi trattano nelle loro opere la problematica infantile, la ricerca su tali temi ha iniziato a svilupparsi solo nel XVIII secolo. Alcuni settori di ricerca come la psicologia dell’età, la pedagogia, la pedologia, l’etnografia dell’infanzia, la sociologia dell’infanzia e la storia dell’infanzia soltanto alla fine del XIX e XX secolo. Nella seconda metà del XX secolo, poi, l’infanzia diviene gradualmente oggetto di studio nelle scienze umane e sociali.
La linea di ricerca sulla diagnosi, cura e ricerca delle patologie gastrointestinali pediatriche (che si identifica sotto il brand aziendale “Centro Bosio”) riunisce professionisti di diverse specialità, orientate alla produzione di specifici output clinici in grado di affrontare tutte le affezioni gastrointestinali che possono interessare il paziente pediatrico.
Come indicato dall’OMS, la relazione tra ambiente di vita e salute umana è riconosciuta come uno dei temi che dovranno essere affrontati dai sistemi sanitari di tutto il mondo, alla luce delle recenti evidenze scientifiche che indicano che il 24% dei decessi globali sono dovuti a fattori ambientali modificabili: questa percentuale sale al 28% dei decessi tra i bambini sotto i cinque anni. I bambini sono particolarmente vulnerabili a determinati rischi ambientali tra cui: inquinamento atmosferico, acqua, servizi igienico-sanitari e igiene inadeguati, prodotti chimici e rifiuti pericolosi, radiazioni, cambiamento climatico e minacce emergenti come i rifiuti elettronici.
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