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Raccolta fondi ricordando Giampiero Farotto

L’appello della famiglia a sostegno delle attività di ricerca del DAIRI di Casale

«Se n’è andato troppo presto per una terribile malattia e abbiamo pensato di istituire una raccolta fondi per aiutare la ricerca ospedaliera, in particolare per sostenere i progetti che saranno realizzati all’Ospedale di Casale Monferrato nell’ambito del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI)».

Queste le parole di Marianna Farotto per presentare la campagna lanciata in questi giorni a ricordo del padre Giampiero, mancato lo scorso giugno lasciando incredula la sua città, Casale Monferrato.

Impegnato da molti anni in politica, è stato Assessore comunale all’Urbanistica e Patrimonio e dal 2019 ricopriva la carica di Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale della città casalese.

«Da quando aveva 20 anni – ha ancora ricordato la figlia Marianna – si è dedicato al suo lavoro nel settore industriale di Imballaggi in legno e Logistica, nell’Azienda di famiglia fondata da suo papà, nel ruolo di Responsabile dell’Ufficio Tecnico e Produzione».

Un’altra sua grande passione erano le moto: da vero motociclista e vespista partecipava ai moto-raduni che venivano organizzati sul territorio di Casale Monferrato e Comuni limitrofi. Era anche vice-presidente del Vespa Club Monferrato. A seguito della sua passione e dedizione, i motociclisti suoi compagni di numerosi viaggi gli hanno dedicato un premio annuale.

A pochi mesi dalla scomparsa, quindi, la moglie Patrizia e la figlia Marianna hanno deciso di lanciare una campagna su GoFundMe per aiutare la ricerca del Dairi di Casale Monferrato; per donare è molto semplice: è sufficiente infatti collegarsi alla pagina www.gofundme.com/f/aiutiamo-la-ricerca-ricordando-giampiero-farotto e seguire le istruzioni. Altrimenti è possibile fare un bonifico indicando nella causale il ricordo a Giampiero Farotto: IBAN IT52 S 05034 10408 000000005537.

Ringraziamo fin da subito tutti coloro che decideranno di trasformare il dolore e il ricordo in un gesto di solidarietà, ma soprattutto in uno slancio verso il futuro sostenendo la ricerca.